Ravvedimento

Nella nostra vita, consapevolmente o per ignoranza, abbiamo deciso di vivere  voltando le spalle a Dio. Diventiamo ribelli davanti a Dio e cerchiamo la nostra strada, allontanandoci sempre più da Lui. Ogni passo che facciamo è un passo lontano dalla vita e ci porta alla morte (separazione dalla vita).

 

Ravvedersi è capire che stai voltando le spalle a Dio e voltarti con un cambio di mentalità. Se ci ravvediamo veramente, Dio prende il nostro cuore duro come una pietra e lo cambia con uno di carne, che è vivo.

 

Oggi siamo abituati a non prenderci la colpa per le cose che facciamo male o a chiedere perdono senza essere sinceri. Il ravvedimento consiste nell’assumersi la responsabilità del male che abbiamo fatto e nel volerlo cambiare, non solo nel sentirci male per ciò che abbiamo fatto a Dio o alle persone. Questo è cercare di fare le cose in modo diverso, e di farlo riparando il danno fatto.

 

Nel Vangelo secondo Luca capitolo 19, viene raccontata la storia di Gesù con un pubblicano di nome Zaccheo. Quest’uomo, che era molto basso, salì su un albero per vedere Gesù. Quando passò, lo chiamò per nome e gli disse di scendere e portarlo a casa sua a mangiare. Zaccheo fu così pentito per le cose che aveva fatto che disse a Gesù: “Io do la metà dei miei beni ai poveri; se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo”.

 

Se vuoi ravvederti con tutto il cuore di tutti i peccati che hai commesso contro Dio e gli altri, devi confessare ciò che hai fatto, decidere di non farlo più e trovare un modo per ripagare il danno fatto. E Dio ci dona il Suo Spirito Santo affinché possiamo perseverare in tutto ciò che ci proponiamo di fare.