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LUCIO

"Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d'amore e di autocontrollo"

Seconda Lettera di Timoteo 1:7

Ciao a tutti, mi chiamo Lucio, ho 47 anni e vivo a Genova.

Sono nato in una famiglia che con Dio non voleva avere nulla a che fare: atei, comunisti, senza alcun posto per la spiritualità. La conoscenza di Dio si limitava ad alcune abitudini cattoliche che i miei nonni avevano: santini, terra di Santa Rita e alcune messe che non mi raggiungevano il cuore.

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Prima di cominciare a camminare con Gesù la mia vita non aveva scopo: un lavoro che non mi dava soddisfazioni e che era diventato un laccio che non dava scampo, nessuna speranza per il futuro, ero chiuso come un riccio, a poco a poco avevo abbandonato quasi tutte le amicizie passate, non uscivo quasi di casa e le poche serate si concludevano quasi sempre con un’ubriacatura. Stavo cadendo nella depressione senza quasi accorgermene, era “normale”, non mi sembrava ci fossero alternative, e neanche provavo a cercarle; avevo pensato più volte di farla finita, la vedevo come l’unica conclusione possibile.

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Poi, un giorno d'estate del 2014, dopo qualche anno in cui non ero andato, tornai nel campeggio dov'ero cresciuto, a Deiva Marina, e cominciai a sentir parlare di una grossa novità: un paio di miei amici, quelli con cui si andava a bere e drogarsi insieme, erano diventati "cristiani evangelici"...tra tutte le cose possibili, questa mi sembrava troppo inverosimile; e invece era la verità: i miei amici hanno cominciato a parlarmi di Dio, del Vangelo, di un Gesù che era reale, tangibile, vicino agli uomini, tanto diverso da quello di cui parlavano i preti cattolici e che per anni avevo rifiutato.

Nelle settimane successive ho ripreso a lavorare, ma con la mente al weekend, a quando avrei potuto respirare ancora quest’aria per me nuova. Per un altro “caso”, un minuto prima pensavo di andare a dormire e dopo mi sono trovato ad assistere ad un battesimo, nella stessa spiaggia dove anni prima andavamo ad ubriacarci; i ragazzi hanno pregato per me e ho sentito una sensazione nuova, un’emozione non terrena. Tornando a casa sapevo di non essere più lo stesso, ma non capivo come fare per far parte di questa nuova emozionante storia…è successo poi la notte prima del matrimonio tra due amici, al quale ero stato invitato in quei giorni al mare, e mi sono ritrovato in ginocchio a chiedere a Gesù di far parte della mia vita, è stato un momento bellissimo, indescrivibile, mi sembrava di essere ubriaco, ma non avevo bevuto….

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Il loro matrimonio è stato l’inizio di questa nuova storia: per la prima volta mi sentivo partecipe, sentivo veramente l’amore che univa le persone, mi è capitato di abbracciare persone conosciute il giorno prima, è stata la prima volta in 39 anni di vita. Da lì è iniziato il cambiamento della mia vita: ho lasciato il lavoro, non prima di aver riportato sulla giusta via i rapporti con i miei colleghi: alcuni mi vedevano cambiato, vedevano in me una luce diversa, e sono state le prime volte in cui ho parlato del Vangelo, di come mi sentissi diverso, amato, in pace. L’ultimo giorno di lavoro ho capito di essere in pace con tutte le persone con cui avevo a che fare in azienda. Ho poi ripreso a fare lo stesso lavoro, ma con uno spirito molto differente e con un orario limitato, senza più esserne schiavo. Proprio in questi ultimi giorni l'ho lasciato di nuovo, poiché Dio mi chiama a prendere un'altra via.

 

So che quando mi sento giù ho un alleato fortissimo, che mi cambia le giornate, e ho una nuova famiglia che mi ama per come sono: non ci sono giudizi, siamo tutti figli di Dio, persone nuove che stanno tornando al giusto cammino. Ho scoperto il potere del perdono, vedo le persone sotto una luce diversa, ho riscoperto sentimenti che non pensavo più di provare…giorno dopo giorno mi accorgo anche di tutte le volte che il Signore mi ha protetto in passato, riprendendomi come un Padre buono ogni volta che rischiavo di fare una sciocchezza grossa.

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E adesso ogni giorno è una scoperta, un nuovo pezzo che compone un puzzle che è la vita: ho cambiato il mio atteggiamento verso le persone, non sono più sempre sulla difensiva, voglio seguire il cammino che il Signore ha disegnato per me, scoprire un giorno dopo l’altro, senza paure, voglio migliorarmi e spero che questa mia testimonianza sia utile a qualcuno per poter prendere la giusta Via.

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Non è una vita facile, non per nulla si chiama "porta stretta", ma non tornerei indietro per nessun motivo!

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